Marco V. Ginatta
Marco V. Ginatta

Ingegnere Chimico PhD Elettrochimica

Crescita della popolazione

Tutte le opere del grande economista statunitense Julian L. Simon contengono la seguente tesi: «La crescita organizzata della popolazione educata è la soluzione, non il problema».

Quando passo nel Viale della Rimembranza penso ai milioni di giovani che sono morti in guerra, senza avere avuto l’opportunità di esprimere le loro caratteristiche umane, di applicare le loro potenzialità contribuendo al progresso dell’umanità.

Poi penso agli uomini e alle donne abortiti, che non hanno potuto contribuire con il loro lavoro al progresso economico-tecnico per costruire nuovi stabilimenti industriali in cui offrire lavori nuovi, di soddisfazione, ai loro coetanei.

Come conseguenza, mancando alle nazioni tutta la produzione che quegli stabilimenti avrebbero potuto produrre, non viene generata la ricchezza nuova che, quindi, non può essere ripartita fra tutti gli operatori economici.

Ma, soprattutto, non c’è ricchezza nuova per effettuare nuovi investimenti nella ricerca e realizzare il progresso scientifico-tecnico dell’umanità.

Un potenziale che non ci sarà

Riflettendo sul dato dei 3.000.000 di aborti commessi in Europa in un anno, penso a quanti grandi uomini ‘potenziali’ sono stati uccisi.

Questo si che è il vero più grande spreco della massima risorsa naturale ultimativa su questa Terra: l’intelligenza umana.

Flavio Keller dice: ”Quale sarà la barbarie di cui ci accuseranno i posteri? Gli uomini del XXI secolo che facevano fuori i propri piccoli invece di curarli.”

Eliminando uomini con malformazioni fisiche si dimentica che gli organismi hanno straordinarie capacità di compensazione.

L’atteggiamento scientifico non è quello che elimina il problema, ma quello che studia le capacità, cerca di svilupparle, così da favorire anche in un organismo malformato possibilità di utilizzare la sua intelligenza ed il suo potenziale a beneficio di tutta la comunità.

Con l’abbondanza di figli nei paesi in via di sviluppo, come ben spiegato dall’economista italiano Gotti-Tedeschi, gli uomini di quelle nazioni hanno generato così tanta ricchezza nuova da tenere in mano il debito pubblico degli americani e degli europei, cioè la ricchezza che gli americani e gli europei hanno consumato, invece di generarla.

Il bioeticista R. Lucas Lucas fa notare che bisogna aggiungere anche i risultati dell’attività lavorativa delle persone salvate dalla morte con le terapie che avrebbero potuto essere inventate dalle persone morte per aborto.

Quindi la dimensione, già inimmaginabilmente grande, del danno totale dovuto alla mancata attività di persone che avrebbero potuto lavorare, aumenta ancora di molto.

Crescere e prosperare

Chiudo con la più grande singolarità iniziale dell’universo: la differenza fra un essere umano di età +1 giorno dall’incarnazione e un essere umano di età -1 giorno, quale è?

È proprio vero che il pensare di applicare il metodo della selezione bestiale, dell’eliminazione fisica, alla vita intellettuale dell’uomo, è proprio il più inumano, il più autolesionista, il più stupido di tutti i peggiori delitti verso la risorsa ultimativa.

La tesi dell’economista inglese Matt Ridley è: “Il cervello collettivo degli uomini, risolve rapidamente i problemi dell’umanità, mediante la formidabile potenza dello scambio d’idee, beni e risorse organizzative. Gli uomini, se lasciati alle loro invenzioni e in contatto con altri uomini, hanno la tendenza a crescere e prosperare, a meno che non siano soggiogati da forze esterne.”

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